Miseria&Nobiltà
Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento

Museo di Santa Giulia. Fondazione Brescia Musei

Abbiamo avuto il piacere di visitare Miseria&Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento il 15 aprile scorso. Ne vale assolutamente la pena, non solo per il numero e la qualità delle opere esposte, ma anche perché consente di approfondire appieno la figura di Giacomo Ceruti, i suoi soggetti e la sua visione di arte, sempre coerente con sé stesse pur negli sviluppi che la percorrono. Ciò che più colpisce di Ceruti non è solo l’aver sempre rappresentato la miseria e la nobiltà con grande capacità introspettiva e il massimo rispetto per il soggetto a prescindere dal suo stato sociale, ma per aver saputo cogliere la nobiltà proprio nelle figure più umili, emarginate.

Estratto dalla presentazione di Miseria&Nobiltà

Di seguito un estratto dalla presentazione della mostra al Museo di Santa Giulia (Fondazione Bresci Musei) fino a domenica 11 giugno 2023.

«A rendere necessario un nuovo affondo sulla figura dell’artista è il fatto che, in questi trentacinque anni, le conoscenze e la valutazione della sua fisionomia sono mutate in modo, per certi aspetti, radicale.

Sono passati trentasei anni, più di una generazione, dalla grande mostra che nel 1987 Brescia ha dedicato a Giacomo Ceruti (Milano, 1698-1767). I tempi sono dunque maturi per tornare a indagare questo pittore che, con le sue toccanti rappresentazioni dei ceti umili e i suoi ritratti penetranti, si impose come una delle voci più originali della cultura figurativa del XVIII secolo.

La grande monografica di Ceruti progettata da Fondazione Brescia Musei mette in luce, grazie agli eccezionali prestiti da Parigi, Vienna, Madrid, Göteborg e da numerose collezioni pubbliche e private italiane, da un lato il radicamento di Giacomo Ceruti entro l’avventura della ‘pittura della realtà’ in Lombardia, dall’altro il respiro internazionale del suo percorso.

La mostra, un’eccezionale co-produzione con il Getty Center, sarà infatti esposta a Los Angeles dal 18 luglio.»

Insomma, manca poco per ammirare questa grande mostra monografica prima del suo trasferimento negli Stati Uniti. 
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Immagini: raccolta dell’autore.